DOLOMITI (12-19 Agosto)

 

Le Dolomiti danno vita ad uno specifico scenario montano, che da esse prende il nome, il paesaggio dolomitico, contraddistinto da caratteristiche ben precise ed uniche: la topografia articolata, caratterizzata da gruppi montuosi isolati ed appaiati che si sviluppano in un ambiente limitato; la varietà di forme verticali – campanili, pale, torri - ed orizzontali – cenge, altopiani, spalti -; la contrapposizione tra le linee morbide dei fondovalle e lo sviluppo verticale delle vette; la possibilità di stilizzarle in prismi, coni e parallelepipedi, tanto da considerarle quasi delle strutture create dall’uomo.
 
La presenza di numerose vette oltre i 3000 m, i numerosi e piccoli ghiacciai, la contrapposizione tra lo sviluppo verticale delle pareti e le gole profonde fino a 1500 m, rendono le Dolomiti affascinanti e stupende anche da un punto di vista morfologico. Ma ciò che rende il paesaggio dolomitico meraviglioso è sicuramente la varietà di colori. Durante l’arco della giornata, grazie al fenomeno naturale dell’Enrosadira, le rocce dolomitiche si tingono di diversi colori: arancio, rosso e viola all’alba e al tramonto, giallo chiaro a mezzogiorno, bianco al crepuscolo e al chiaro di luna. Forte e unico al mondo è il contrasto tra le chiare rocce dolomitiche, da cui deriva l’appellativo “Monti Pallidi”, e le scure rocce vulcaniche.
 
Il paesaggio dolomitico è composto inoltre da una serie di elementi che sono presenti in tutti i nove siti Patrimonio UNESCO: ampi basamenti ondulati; imponenti mantelli detritici; elementi orizzontali che danno vita a vaste terrazze; grandi raggruppamenti verticali di rocce bianche, che si innalzano improvvisamente. A tutte queste caratteristiche, si devono aggiungere anche altri valori paesaggistici, come gli habitat naturali che circondano queste montagne, la biodiversità e la varietà di piante presenti. In particolare, nel paesaggio dolomitico sono ben riconoscibili due tipi di vegetazione: foreste di conifere e arbusteti subalpini nelle zone più a valle, praterie e piccole specie vegetali che ricoprono in parte rupi e detriti, alcune delle quali presenti solo sulle Dolomiti.

Le Dolomiti danno vita ad uno specifico scenario montano, che da esse prende il nome, il paesaggio dolomitico, contraddistinto da caratteristiche ben precise ed uniche: la topografia articolata, caratterizzata da gruppi montuosi isolati ed appaiati che si sviluppano in un ambiente limitato; la varietà di forme verticali – campanili, pale, torri - ed orizzontali – cenge, altopiani, spalti -; la contrapposizione tra le linee morbide dei fondovalle e lo sviluppo verticale delle vette; la possibilità di stilizzarle in prismi, coni e parallelepipedi, tanto da considerarle quasi delle strutture create dall’uomo.

La presenza di numerose vette oltre i 3000 m, i numerosi e piccoli ghiacciai, la contrapposizione tra lo sviluppo verticale delle pareti e le gole profonde fino a 1500 m, rendono le Dolomiti affascinanti e stupende anche da un punto di vista morfologico. Ma ciò che rende il paesaggio dolomitico meraviglioso è sicuramente la varietà di colori. Durante l’arco della giornata, grazie al fenomeno naturale dell’Enrosadira, le rocce dolomitiche si tingono di diversi colori: arancio, rosso e viola all’alba e al tramonto, giallo chiaro a mezzogiorno, bianco al crepuscolo e al chiaro di luna. Forte e unico al mondo è il contrasto tra le chiare rocce dolomitiche, da cui deriva l’appellativo “Monti Pallidi”, e le scure rocce vulcaniche.

Il paesaggio dolomitico è composto inoltre da una serie di elementi che sono presenti in tutti i nove siti Patrimonio UNESCO: ampi basamenti ondulati; imponenti mantelli detritici; elementi orizzontali che danno vita a vaste terrazze; grandi raggruppamenti verticali di rocce bianche, che si innalzano improvvisamente. A tutte queste caratteristiche, si devono aggiungere anche altri valori paesaggistici, come gli habitat naturali che circondano queste montagne, la biodiversità e la varietà di piante presenti. In particolare, nel paesaggio dolomitico sono ben riconoscibili due tipi di vegetazione: foreste di conifere e arbusteti subalpini nelle zone più a valle, praterie e piccole specie vegetali che ricoprono in parte rupi e detriti, alcune delle quali presenti solo sulle Dolomiti.