08.04.2018 07:30
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Il Sentiero dell’Aquila, uno dei più “giovani” tra i numerosissimi segnati nel cuore del Parco Naturale, è un percorso ad anello che gira attorno al Monte La Croce (mt 782) e al Monte Ginguno (mt 735).
Con uno sviluppo non eccessivo e un dislivello minimo è un’escursione adatta sia a grandi che bambini. Lungo l’anello si trovano numerosi pannelli informativi che illustrano la geologia dell’area, la flora e la fauna del Parco Gola della Rossa e di Frasassi.
Particolarmente apprezzata sarà la possibiltà di una sosta al piccolo Il Rifugio dei Fiori, un edificio privato e non custodito, ma sempre aperto per offrire riparo e ristoro agli escursionisti di passaggio. In prossimità del rifugio, ma non solo, una meravigliosa terrazza e tanti altri diversi punti di osservazione in direzione dell’Appennino e della Gola di Frasassi.
Mentre al versante laziale questa montagna rivolge un´imponente ed impervia parete SW, il versante abruzzese (NE) è caratterizzato da creste e pianori ondulati, solcati e modellati dalle abbondanti acque sorgive. Dalla sua cima il colpo d´occhio consente di identificare molti dei principali gruppi montuosi dell´Appennino Centrale: oltre alla stessa Laga, ben evidenti sono Reatini, Sibillini, Gran Sasso e Monti Gemelli.Il Sentiero dell’Aquila, uno dei più “giovani” tra i numerosissimi segnati nel cuore del nostro Parco Naturale, è un percorso ad anello che gira attorno al Monte La Croce (mt 782) e al Monte Ginguno (mt 735).
Con uno sviluppo non eccessivo e un dislivello minimo è un’escursione adatta sia a grandi che bambini. Lungo l’anello si trovano numerosi pannelli informativi che illustrano la geologia dell’area, la flora e la fauna del Parco Gola della Rossa e di Frasassi.
Particolarmente apprezzata sarà la possibiltà di una sosta al piccolo Il Rifugio dei Fiori, un edificio privato e non custodito, ma sempre aperto per offrire riparo e ristoro agli escursionisti di passaggio. In prossimità del rifugio, ma non solo, una meravigliosa terrazza e tanti altri diversi punti di osservazione in direzione dell’Appennino e della Gola di Frasassi.