Valle dell'Elce (MC)
21.07.2019 07:30
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La Valle è una piccola incisione orografica con andamento est-ovest situata nella porzione centro meridionale della dorsale appenninica marchigiana.
L’area di eccezionale pregio ambientale, paesaggistico e culturale é uno strumento di notevole valore didattico in particolare dal punto di vista geopaleontologico.
Nella Valle dell’Elce infatti affiora una successione completa e continua di rocce e sedimenti che rappresentano gli ultimi 200 milioni di anni della storia del nostro territorio che contengono una grande quantità di fossili, eccezionali strumenti di educazione naturalistica, in grado di coinvolgere adulti e bambini e di sviluppare un profondo legame emotivo con elementi unici ed irrepetibili, che possono consentire ai visitatori di osservare, verificare e capire meglio il percorso della storia geologica del territorio.
Nelle prime fasi della sua evoluzione sedimentaria, il bacino di questa valle era caratterizzato da un mare poco profondo, di ambiente tropicale, nel quale proliferavano organismi bentonici quali alghe, i gasteropodi ed i brachiopodi, I sedimenti erano costituiti in prevalenza da materiale carbonatico. In seguito, per tutto il periodo giurassico, il bacino di sedimentazione della valle presenta alternanze di aree depresse e in rilievo. Nelle prime la sedimentazione è caratterizzata da notevoli spessori e da faune molto più disperse.
Tutto questo con poca fatica, visti i 6 km di un itinerario mai difficile, sempre piacevole e con un dislivello ottimamente distribuito che rendono questo itinerario una vera e propria passeggiata verso la Bocchetta della Scurosa, nostro punto d'arrivo.
Da qui si apre una aerea visione dei campi di Colfiorito, mentre un pò più a destra troverete la cima del Monte Pennino, raggiungibile con un ulteriore tragitto di circa 2 ore (a/r).
Tornando alla nostra faggeta, le parole da usare sono in verità ben poche, basti dire che all'interno della Scurosa dimenticherete lo scorrere del tempo e sarete al riparo da tutti i rumori che accompagnano la nostra quotidianità, sentirete solo il vostro respiro, il fruscio delle foglie ai vostri piedi e il rumore delle gocce d'acqua che cadono dalle cime degli alberi man mano che il sole scioglie la brina mattutina lì formatasi, mentre il resto della valle resta ancora nell'ombra.
In primavera occorre mettere in conto l'attraversamento in più punti del letto del torrente che ci fa anche da guida per tutto l'itinerario (oltre ad un evidente sentiero); niente di problematico, i punti di guado non sono mai profondi, occorre solo un minimo di attenzione per non scivolare, ed il tutto sarà anche divertente.