07/07/2018 - Fondarca

Da Pieia, in prossimità della fonte, parte un sentiero facilmente percorribile, segnato dal CAI col n.20 - S.I., che ci porta in breve tempo all'arco o ponte naturale di Fondarca (o Fonte d'Arco), a circa 800 m di quota.

Man mano che si risale un ripido ghiaione, l'arco di roccia ci sovrasta in tutta la sua bellezza. Giunti infine ai suoi piedi, ci accorgiamo di poter entrare in quella che un tempo era una vasta caverna, ora col soffitto sfondato. La genesi dell'arco ci appare adesso più chiara: si tratta di ciò che è rimasto di una parete relativamente sottile della caverna stessa, in seguito a crolli e a processi erosivi. Tutta la zona del resto è piena di spaccature, ripari sotto roccia e caverne grandi e piccole, scavate da fenomeni carsici nel Calcare Massiccio (Giurassico Inferiore, Era Mesozoica).

Attraverso il fondo della ex caverna, riempito da una grande massa di frammenti rocciosi, si può uscire per uno stretto passaggio dalla parete opposta in una forra che si estende dall'altra parte. Il panorama anche qui è selvaggio e di notevole bellezza. Di fronte a noi una cascatella cadendo dall'alto bagna uno spesso e verdissimo strato di muschio nel ghiaione sottostante. 

Cespugli e piante erbacee si abbarbicano tenacemente nelle fessure delle rocce a picco. Alcune di queste piante sono rare, tanto che qui è stata istituita un'area di tutela floristica. Notevoli tra le varie specie presenti sono il Crespino, il Pero corvino, la Frangola montana, la Dafne olivella e la Clematide retta.

Qui sotto le Foto:

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