La Verna - Camaldoli - 2gg - FOLIAGE
La Verna
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campiglia è il cuore verde pulsante dell’Italia. Istituito nel 1993, l’80% del suo territorio è costituito da boschi ed ingloba al suo interno anche diverse riserve integrali tra cui una tra le più pregiate d’Europa: la riserva integrale di Sasso Fratino. Nel parco sono inseriti anche gli antichi abitati di Badia Prataglia, San Benedetto in Alpe, Camaldoli e La Verna.
Il Sacro Monte de La Verna e il suo Santuario Francescano sono noti nel mondo. Per l’alto valore spirituale in primis, ma anche per il particolarissimo contesto ambientale dove questo luogo è posto. Di non secondaria importanza sono pure i suoi aspetti architettonici e d’arte.
Camaldoli
Con il termine Camaldoli, in Casentino, si va a indicare più una vasta zona all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, che una singola località. Di questo territorio fanno parte due luoghi conosciuti a livello mondiale come il Sacro Eremo e il Monastero di Camaldoli incastonati in un incredibile contesto naturalistico noto da molti secoli come Foreste Camaldolesi, questo nome non tanto perché adiacenti ai due luoghi religiosi, ma principalmente perché create dagli stessi monaci benedettini fin dal loro insediamento in questa zona ormai oltre mille anni fa.
Il nome Camaldoli deriva da Maldolo, un Conte aretino che secondo la leggenda donò a San Romualdo, monaco benedettino fondatore dell'Ordine Camaldolese, e ad alcuni suoi seguaci il terreno sul quale venne edificato l'Eremo di Camaldoli.
Ma l'Eremo di Camaldoli non è solo la sua chiesa. Entrandovi in primis colpirà la nostra attenzione la zona eremitica (non accessibile al pubblico, ma ben visibile dal cancello) con le molte celle dei monaci ben ordinate, il dritto viale lastricato che le separa, la scura corona di maestosi abeti sullo sfondo che incornicia sul cielo l'intero ambiente.
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campiglia è il cuore verde pulsante dell’Italia. Istituito nel 1993, l’80% del suo territorio è costituito da boschi ed ingloba al suo interno anche diverse riserve integrali tra cui una tra le più pregiate d’Europa: la riserva integrale di Sasso Fratino. Nel parco sono inseriti anche gli antichi abitati di Badia Prataglia, San Benedetto in Alpe, Camaldoli e La Verna.
Il Sacro Monte de La Verna e il suo Santuario Francescano sono noti nel mondo. Per l’alto valore spirituale in primis, ma anche per il particolarissimo contesto ambientale dove questo luogo è posto. Di non secondaria importanza sono pure i suoi aspetti architettonici e d’arte.
Camaldoli
Con il termine Camaldoli, in Casentino, si va a indicare più una vasta zona all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, che una singola località. Di questo territorio fanno parte due luoghi conosciuti a livello mondiale come il Sacro Eremo e il Monastero di Camaldoli incastonati in un incredibile contesto naturalistico noto da molti secoli come Foreste Camaldolesi, questo nome non tanto perché adiacenti ai due luoghi religiosi, ma principalmente perché create dagli stessi monaci benedettini fin dal loro insediamento in questa zona ormai oltre mille anni fa.
Il nome Camaldoli deriva da Maldolo, un Conte aretino che secondo la leggenda donò a San Romualdo, monaco benedettino fondatore dell'Ordine Camaldolese, e ad alcuni suoi seguaci il terreno sul quale venne edificato l'Eremo di Camaldoli.
Ma l'Eremo di Camaldoli non è solo la sua chiesa. Entrandovi in primis colpirà la nostra attenzione la zona eremitica (non accessibile al pubblico, ma ben visibile dal cancello) con le molte celle dei monaci ben ordinate, il dritto viale lastricato che le separa, la scura corona di maestosi abeti sullo sfondo che incornicia sul cielo l'intero ambiente.
LA VERNA
![](https://2d0f181f51.cbaul-cdnwnd.com/6de88c40de632848f8a146478d7566ae/200000594-c0c21c0c23/laverna_percorso.jpg)
CAMALDOLI
Faremo poi una visita alla Grotta di San Francesco, un piccolo anfratto che si trova nella parete rocciosa al di sotto della vetta. La grotta è costituita da una modesta cavità con due ingressi. Anticamente nella parte anteriore doveva esservi un muro a secco per proteggere l’ingresso di cui ora non vi è più traccia. Non ci sono notizie storiche sull’effettiva presenza di San Francesco in questo luogo mentre è certo che alcuni sui seguaci sostare per un periodo proprio nella grotta del Monte San Vicino.
![](https://2d0f181f51.cbaul-cdnwnd.com/6de88c40de632848f8a146478d7566ae/200000595-a8f9aa8f9c/camaldoli_percorso.jpg)
Qui sotto le Foto:
https://www.dropbox.com/sh/y3vdm8eugjclnsv/AADXBpJGeIdCcNBfLwAjy-W1a?dl=0