15/08/2016 - SMERILLO (FM)
Smerillo è un piccolo borgo arroccato su un crinale roccioso, ad oltre 800 metri di altitudine, e per la sua posizione panoramica che abbraccia il Gran Sasso, i Monti Sibillini, il Monte Conero e il mare è denominato “ tetto delle Marche”.
E’ altresì denominato “ la “Cittadella della Poesia”, in quanto è spesso frequentato da poeti. In estate vi si tiene inoltre da anni il festival “Le parole della montagna”, dedicato alla scoperta dell’incanto della montagna tra pensiero, arte, musica e spiritualità.
Il silenzio, la quiete, il rimo lento e cadenzato, la percezione di spazi e profondità che lo caratterizzano ne fanno il luogo ideale per ritemprarsi. L’ospitalità, l’accoglienza, il cibo buono sono gli altri ricordi di chi soggiorna a Smerillo.
Di particolare interesse e pregio è l’ambiente naturale in cui è inserito. Numerosi sono i sentieri che possono essere percorsi nel bosco, che danno la possibilità di scoprire pareti rocciose, scorci suggestivi delle vallate sottostanti e una ricca vegetazione. Singolare è la “Fessa”, una spaccatura nella roccia arenaria ricca di fossili pliocenici, meta di turisti e studiosi di paleontologia.
A Smerillo hanno sede il CEA Bosco di Smerillo, che propone attività di vario genere e la cui sede è il Museo delle Scienze Naturali, oltre al Museo di Arte Contemporanea e il Museo dell'Arte dei Bambini.
Fu fondato probabilmente nel IX secolo. Vi si possono visitare il borgo fortificato, gli affreschi nella Chiesa romanica di S. Caterina (XIII secolo), i resti delle mura castellane e della Rocca Medievale dell’antico Castrum Smerilli, la Chiesa Parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo, il mulino ad acqua del 1700 sul fiume Tenna nella frazione Val di Tenna. Dalla frazione di Durano si accede al “Fosso delle Anguille”, caratterizzato da una successione di laghetti e piccole cascate che generano suggestivi scenari naturalistici. A San Martino al Faggio si trova la chiesa di S. Vincenzo Ferreri e vi si può passeggiare nella rara faggeta “depressa” tra il corso d'acqua Rebuscano e le sorgenti d'acqua solfurea.
Faremo poi una visita alla Grotta di San Francesco, un piccolo anfratto che si trova nella parete rocciosa al di sotto della vetta. La grotta è costituita da una modesta cavità con due ingressi. Anticamente nella parte anteriore doveva esservi un muro a secco per proteggere l’ingresso di cui ora non vi è più traccia. Non ci sono notizie storiche sull’effettiva presenza di San Francesco in questo luogo mentre è certo che alcuni sui seguaci sostare per un periodo proprio nella grotta del Monte San Vicino.
Qui sotto le Foto:
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